Patente di guida: rincari in vista
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una risoluzione con la quale impone l'IVA al 22% sulle lezioni di scuola guida, finora esenti
Stangata per gli automobilisti italiani: la patente costerà di più! Il rincaro (se dovesse entrare in vigore) porterebbe il costo della patente di guida a circa 1.200 euro a fronte degli attuali 1.000. L'Italia purtroppo risulta già ai primi posti per le patenti più care d'Europa e quest'aumento non farebbe altro che gravare su una categoria già tartassata da costi ulteriori come il bollo auto, le accise e l'Ecotassa.
C'è chi l'ha già battezzata la tassa sulla patente. Come sapete, ogni aspirante automobilista che vuole entrare in possesso del prezioso documento si deve prima sottoporre all'esame teorico e successivamente a quello pratico su strada. Mentre per il primo molti decidono di prepararsi autonomamente a casa, per le lezioni di guida la maggior parte si affida alle scuole guida con istruttori professionisti e auto con doppi comandi. Ebbene è proprio qui, sulle lezioni di guida su strada, che si concentreranno i rincari perché le sessioni d'ora in poi saranno tassate al 22%.
La revoca del regime di esenzione IVA alle lezioni di scuola guida - giudicate non aventi diritto in quanto non rientranti nell'ambito scolastico o universitario - ha subito generato preoccupazione anche in ottica di una possibile retroattività di 5 anni.
Si parla di circa 3,8 milioni di patenti consegnate dal 2014 ad oggi! Le scuole guida sono sul piede di guerra anche perché non potranno imporre la tassa ai loro ex allievi ma dovranno provvedere di tasca propria a saldare l'eventuale debito con lo Stato.
Le associazioni di categoria hanno annunciato una mobilitazione nazionale mentre il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha dichiarato: "Sono esterrefatto, è ovvio che non potranno che traslare l'IVA sul consumatore finale, ma intanto nessuno li obbliga a trasferirla in toto. Inoltre, non vorremmo che si rivalessero sui nuovi clienti per i pagamenti retroattivi".