Auto d’importazione: nuovi obblighi per l’immatricolazione italiana

É entrato in vigore il decreto 26 marzo 2018 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in accordo con l’Agenzia delle Entrate, riguardante i nuovi obblighi di comunicazione in materia di acquisti e scambi di autovetture provenienti da Stati dell’Unione europea.

Il fisco italiano si mette sulle tracce dei commercianti di automobili disonesti che, simulando finte compravendite all’estero da parte di “clienti privati”, eludono gli obblighi fiscali e i relativi controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Il gioco era molto semplice: I furbetti della compravendita rivendevano le auto acquistate all’estero, ma per non tracciare l’operazione facevano figurare che ad effettuare l’acquisto presso un concessionario straniero era stato il cliente finale. Grazie a questo trucchetto i rivenditori di auto d’importazione evitavano di allegare alla richiesta di immatricolazione la copia del modello F24 Elementi-identificativi, uscendone di fatto puliti e fatturando solo una consulenza per l’immatricolazione.  

Da oggi però le cose sono cambiate! Grazie alle nuove procedure di controllo - introdotte dal decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 5 aprile 2018 - riguardanti gli acquisti di autoveicoli, motoveicoli e di rimorchi - nuovi o usati che siano - effettuati all’estero anche da “soggetti non operanti nell’esercizio di imprese, arti o professioni”. 

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Vediamo nel dettaglio quali sono gli adempimenti comunicativi da assolvere per entrambe le categorie:

La comunicazione a cui sono tenuti i soggetti operanti nell’esercizio di imprese, arti e professioni (commercianti) sono:

  • Codice fiscale e denominazione del concessionario italiano.
  • Dati anagrafici del fornitore estero.
  • Dati tecnici del veicolo, data di prima immatricolazione e prezzo d’acquisto.

La comunicazione a cui sono tenuti i soggetti non operanti nell’esercizio di imprese (privati) sono:

  • Nome, cognome e codice fiscale dell’intestatario del documento d’acquisto, che sarà l’intestatario del veicolo.
  • Dati anagrafici del fornitore estero.
  • Dati tecnici del veicolo, data di prima immatricolazione e prezzo d’acquisto.
  • Codice fiscale dell’intermediario delegato a presentare la comunicazione, a titolo gratuito e in via occasionale, nei casi in cui questa non sia effettuata personalmente dal privato acquirente.

Tutto si uniforma per un maggiore controllo e tutela verso gli acquirenti! Una volta raccolte, tutte le informazioni verranno inviate all’Agenzia delle Entrate, che dopo un’accurata verifica convaliderà il numero di omologazione abilitando il veicolo all’immatricolazione italiana

Le nuove disposizioni sono già in vigore quindi, adesso si prospetta un mercato dell'auto più serioprofessionale e rispettoso nei confronti di chi lavora seriamente!

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